Marmisti: Prevenire l'esposizione alla silice cristallina

Come identificare i pericoli e controllare i rischi dell'esposizione alla polvere contenente silice cristallina nel settore lapideo.

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Cos'è la silice cristallina?

La silice cristallina è un minerale naturale che si trova in materiali artificiali e naturali come la pietra ingegnerizzata, il granito e l'arenaria. Si incontra in sostanze quali quarzo, cristobalite, tridimite e tripolite.

Di seguito alcuni materiali comuni e la percentuale di silice cristallina che contengono:

  • arenaria, dal 70 al 90%
  • granito, dal 25 al 60%
  • piastrelle in ceramica, dal 5 al 45%
  • calcestruzzo aerato autoclavato, dal 20 al 40%
  • ardesia, dal 20 al 40%
  • calcestruzzo, meno del 30%
  • porcellana, dal 14 al 18%
  • mattoni, dal 5 al 15%
  • marmo, meno del 5%
  • pietra ingegnerizzata, minimo l'1% di silice cristallina, spesso fino al 95%, determinata come concentrazione peso/peso

Dal 1° luglio 2024, con pietra ingegnerizzata viene definito un prodotto artificiale che:

  • contiene come minimo l'1 percento di silice cristallina, determinato come concentrazione peso/peso (p/p), ed
  • è stato creato combinando materiali in pietra naturale con altri componenti chimici come acqua, resine o pigmenti, e
  • viene sottoposto a un processo di indurimento

Non rientrano nella definizione di pietra ingegnerizzata:

  • prodotti in calcestruzzo e cemento
  • mattoni, lastre da esterni e altri blocchi simili
  • piastrelle in ceramica per pareti e pavimenti
  • prodotti in pietra sinterizzata e porcellane che non contengono resine
  • tegole
  • stucco, malta e intonaco
  • cartongesso

Si possono riscontrare alti livelli di silice cristallina anche in alcuni prodotti di pietra naturale. Per capire la quantità di silice cristallina di un prodotto, si prega di controllare la scheda di sicurezza del prodotto (SDS) o altre informazioni fornite dal fornitore.

Messa al bando della pietra ingegnerizzata

Dal 1° luglio 2024, sono vietate in Victoria la fabbricazione, fornitura, lavorazione o installazione di piani di lavoro, pannelli o lastre di pietra ingegnerizzata. Il divieto si applica specificamente a piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata. Non sono proibiti prodotti in pietra ingegnerizzata diversi da quelli elencati sopra. Esistono limitate eccezioni al divieto che permettono la manipolazione di piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata. Questi casi includono:

  • la rimozione, riparazione o modifica di piani di lavoro e pannelli in pietra ingegnerizzata
  • lo smaltimento di piani di lavoro, pannelli o lastre in pietra ingegnerizzata installate o non installate
  • ricerca e analisi, e
  • campionatura e identificazione della pietra ingegnerizzata

Sono necessari controlli specifici quando attività lavorative autorizzate prevedono processi di manipolazione della pietra ingegnerizzata. Questi processi vanno considerato come lavori ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW) e, pertanto, è necessario rispettare gli obblighi relativi.

Per maggiori informazione, prendere visione delle linee guida di WorkSafe 'Lavorare con la pietra ingegnerizzata', e delle domande frequenti (FAQ) sulla messa al bando della pietra ingegnerizzata.

Lavorare con la pietra ingegnerizzata

Domande frequenti - Messa al bando della pietra ingegnerizzata

Informazioni sull'esposizione alla polvere di silice cristallina per marmisti

Mansioni come il taglio, la smerigliatura e la lucidatura abrasiva della pietra ingegnerizzata causano il rilascio di polvere di silice cristallina respirabile, ovvero particelle di polvere così piccole da poter essere inalate e finire nei polmoni. In alcuni casi, la polvere potrebbe non essere visibile a occhio nudo.

I marmisti sono esposti alla polvere di silice cristallina, in particolar modo quando usano utensili elettrici per il taglio, la smerigliatura o la lucidatura abrasiva di prodotti in pietra. I lavoratori che si occupano di fabbricare piani di lavoro corrono un rischio maggiore dal momento che manipolano la pietra ingegnerizzata, che può contenere alte concentrazione di silice cristallina. I marmisti che lavorano pietre naturali e altri materiali che contengono silice cristallina hanno l'obbligo di controllare il rischio di esposizione alla polvere di silice cristallina.

Rischi per la salute

La polvere di silice può danneggiare i polmoni se viene inalata per tempi prolungati a livelli bassi o moderati, o se viene inalata per brevi periodi ma ad alte concentrazioni.

L'inalazione di polvere di silice cristallina respirabile può causare silicosi, ovvero la cicatrizzazione del tessuto polmonare. La silicosi è una malattia grave e incurabile, i cui sintomi includono fiato corto, tosse, affaticamento e perdita di peso. Nei casi più gravi, i danni causati ai polmoni dalla silicosi possono richiedere un trapianto o essere fatali.

Negli ultimi anni, sono aumentati i casi accertati di silicosi, in particolare di silicosi 'accelerata' derivante dall'esposizione ad alti livelli di polvere per brevi periodi.

L'inalazione di polvere di silice può anche causare altre malattie gravi, come per esempio:

  • cancro ai polmoni
  • malattie renali
  • malattie autoimmuni, come la sclerodermia
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco)

Standard di esposizione

Safe Work Australia pubblica gli standard di esposizione sul posto di lavoro a contaminanti presenti nell'aria. Secondo i Regolamenti sulla sicurezza e la salute sul posto di lavoro (OHS), i datori di lavoro hanno l'obbligo di garantire che i dipendenti non entrino a contatto con livelli di polvere di silice cristallina superiori agli standard di esposizione.

Lo standard di esposizione alla polvere di silice cristallina per quarzo, cristobalite, tridimite e tripolite (polvere respirabile) è pari a 0,05mg/m3, una concentrazione misurata come media ponderata nel tempo (time-weighted average, TWA) su un periodo di 8 ore. Con standard di concentrazione TWA di 8 ore si intende la concentrazione media di una particolare sostanza consentita nell'aria nell'arco di una giornata lavorativa di 8 ore, per 5 giorni a settimana. Per turni prolungati, la concentrazione TWA va ricalcolata.

Lo standard lavorativo di esposizione alla silice cristallina si basa sui livelli riscontrati nella zona di respirazione di una persona, al di fuori di dispositivi di protezione delle vie respiratorie (RPE) in uso.

I datori di lavoro devono assicurarsi che l'esposizione dei dipendenti non superi il valore standard.

WorkSafe raccomanda che i dipendenti non siano esposti a livelli superiori a 0,02mg/m3 come media ponderata su un periodo di 8 ore (TWA). Si tratta di una misura precauzionale per minimizzare il rischio di contrarre malattie correlate alla silice, come silicosi e cancro al polmone. Per maggiori informazioni, prendere visione delle linee guida di WorkSafe sugli standard di esposizione e sul monitoraggio atmosferico.

Standard di esposizione e monitoraggio atmosferico (Pagina web in inglese)

Processi di lavorazione della silice cristallina

La norma 319B dei Regolamenti sulla sicurezza e la salute sul posto di lavoro definisce i processi di manipolazione della silice cristallina che includono un'ampia gamma di mansioni diverse.

Il lavoro svolto dai marmisti richiede spesso di eseguire processi di manipolazione della silice cristallina, per esempio quando vengono usati utensili elettrici o altri macchinari meccanici per:

  • tagliare, smerigliare, lucidare o frantumare materiali contenenti silice cristallina, o
  • svolgere qualsiasi altra mansione che prevede la lavorazione di materiali contenenti silice cristallina e la produzione di polvere di silice cristallina respirabile

Per esempio, l'utilizzo di un utensile elettrico per tagliare, smerigliare o lucidare un piano di lavoro in marmo, pietra sinterizzata o porcellana è un processo di manipolazione della silice cristallina.

Lavoro ad alto rischio per silice cristallina

Con lavoro ad alto rischio per silice cristallina si intende:

  • un processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata, o
  • un'attività collegata a processi di manipolazione della silice cristallina che potrebbero ragionevolmente causare:
    • una concentrazione nell'aria di silice cristallina respirabile superiore alla metà degli standard di esposizione consentiti, o
    • un rischio per la salute di una persona sul posto di lavoro

Tutte le attività a contatto con la pietra ingegnerizzata sono ora da considerarsi lavori ad alto rischio per silice cristallina. Per informazioni sui lavori autorizzati con la pietra ingegnerizzata, consultare la guida di WorkSafe 'Lavorare con la pietra ingegnerizzata'.

Lavorare con la pietra ingegnerizzata

Identificazione di lavori ad alto rischio per silice cristallina

Prima di iniziare un processo di manipolazione della silice cristallina, i datori di lavoro o lavoratori autonomi devono identificare se tali processi sono da considerarsi lavori ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW). Ciò è possibile compiendo una valutazione dei rischi o decidendo di classificare un lavoro ad alto rischio per silice cristallina senza compiere la valutazione dei rischi.

Se si compie la valutazione, i datori di lavoro o i lavoratori autonomi devono prendere in considerazione:

  • le mansioni e i processi specifici che prevedono la manipolazione di materiali che contengono silice cristallina
  • il tipo di silice cristallina che verrà utilizzata
  • la percentuale di silice cristallina contenuta nel materiale
  • i risultati dei precedenti monitoraggi atmosferici
  • la probabile frequenza e durata dell'esposizione alla polvere di silice cristallina, e
  • qualsiasi informazione su incidenti, malattie o condizioni mediche associabili all'esposizione alla polvere di silice cristallina sul posto di lavoro

I datori di lavoro o lavoratori autonomi non sono autorizzati a iniziare o svolgere lavori ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW) prima di aver preparato una dichiarazione di controllo dei rischi per silice cristallina. Il lavoro dovrà poi essere eseguito in conformità a tale dichiarazione.

La dichiarazione di controllo dei rischi per silice cristallina è un documento che delinea i pericoli e i rischi che si possono verificare durante l'esecuzione del lavoro ad alto rischio (HRCSW). Il documento deve elencare le misure per eliminare tali rischi, le modalità di implementazione e i risultati di determinate analisi campione.

Per maggiori informazioni sulla dichiarazione, consultare la guida 'Compilare una dichiarazione di controllo dei rischi da silice cristallina per lavori ad alto rischio di silice cristallina (Pagina web in inglese)'.

Compilare una dichiarazione di controllo dei rischi da silice cristallina per lavori ad alto rischio di silice cristallina (Pagina web in inglese)

Controllo del rischio di esposizione

I datori di lavoro hanno l'obbligo di controllare i rischi associati all'esposizione di silice cristallina, adottando la gerarchia di controllo delineata nella parte 4.1 (Sostanze pericolose) e nella parte 4.5 (Silice cristallina) dei Regolamenti sulla sicurezza e la salute sul posto di lavoro (OHS).

Un datore di lavoro deve, per quanto sia ragionevolmente possibile, eliminare i rischi associati all'esposizione alla polvere di silice cristallina sul posto di lavoro, per esempio utilizzando prodotti che non contengono silice cristallina.

Se non è ragionevolmente possibile eliminare completamente i rischi, andranno ridotti nei limiti del possibile, adottando le seguenti misure:

  • sostituzione, per esempio scegliendo di lavorare con prodotti a basso contenuto di silice come la pietra
  • sinterizzata invece che il granito
  • isolamento, per esempio utilizzando macchinari automatizzati con sistemi ad acqua
  • controlli meccanici, per esempio utilizzando sistemi di abbattimento ad acqua incorporati all'attrezzatura o
  • una combinazione delle suddette misure di controllo dei rischi

Se i rischi sussistono dopo l'implementazione delle misure di controllo elencate sopra, andranno adottati, per quanto possibile, metodi di controllo amministrativi, come la rotazione di mansioni a bassa esposizione e mansioni ad alta esposizione.

Se il rischio sussiste, i datori di lavoro devono fornire dispositivi di protezione individuale adeguati (personal protective equipment, PPE), come dispositivi di protezione per le vie respiratorie (Respiratory Protective Equipment, RPE).

C'è un'alta probabilità che sia necessario adottare più di una misura per controllare i rischi in maniera adeguata.

Quando si svolgono processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata, è necessario usare misure di controllo dei rischi specifiche in aggiunta all'obbligo di applicare la gerarchia di controllo delineata nella parte 4.1 dei Regolamenti sulla salute e la sicurezza sul posto di lavoro (OHS). Per informazioni sui lavori autorizzati con la pietra ingegnerizzata, consultare la guida di WorkSafe 'Lavorare con la pietra ingegnerizzata'.

Lavorare con la pietra ingegnerizzata

Consultazione

I datori di lavoro devono consultarsi, per quanto possibile, con i loro dipendenti, inclusi i collaboratori esterni, su determinate questioni relative alla salute e alla sicurezza che li riguardano direttamente o che potrebbero riguardarli direttamente. Per esempio, durante la fase di identificazione e valutazione di eventuali rischi o quando vanno prese decisioni sulle misure di controllo dei rischi associati all'esposizione alla silice cristallina. Se i dipendenti hanno un rappresentante per la sicurezza e la salute (health and safety representative, HSR), la consultazione deve coinvolgere il loro rappresentante, indipendentemente dal coinvolgimento diretto dei lavoratori.

Maggiori informazioni sulla necessità di consultazioni tra datori di lavoro, dipendenti e rappresentanti per la sicurezza e la salute.

Consultazione (Pagina web in inglese)

Utilizzo di misure di controllo meccaniche per minimizzare l'esposizione alla polvere di silice cristallina

Questa sezione contiene informazioni su come svolgere processi di lavorazione della silice cristallina. Non contiene, tuttavia, informazioni su misure di controllo specifiche relative alla lavorazione della pietra ingegnerizzata. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare la guida 'Lavorare con la pietra ingegnerizzata'.

Sistemi integrati di erogazione dell'acqua

Il sistema integrato di erogazione dell'acqua, conosciuto anche come sistema incorporato di abbattimento ad acqua, è uno dei metodi più efficaci per ridurre l'esposizione alla polvere di silice cristallina.

Questo sistema prevede l'uso dell'acqua nel punto in cui si produce la polvere che viene bagnata o abbattuta prima di essere rilasciata nell'aria. WorkSafe ritiene che questa misura di controllo sia ragionevolmente praticabile nella maggior parte dei casi.

L'acqua riciclata sul posto per essere utilizzata nei sistemi di abbattimento deve essere filtrata efficacemente per rimuovere le particelle di silice cristallina e prevenire l'aumento della concentrazione di silice cristallina nell'acqua che continua a circolare nel sistema.

L'acqua riciclata deve essere analizzata visivamente per garantire che sia limpida. Se l'acqua dovesse risultare torbida o di consistenza lattiginosa, è probabile che contenga un'alta concentrazione di silice cristallina e che si corra il rischio che particelle respirabili vengano rilasciate nell'aria.

Aspirazione delle polveri incorporata all'attrezzatura

Un altro metodo efficace per ridurre l'esposizione alla polvere di silice cristallina è l'uso di sistemi di aspirazione delle polveri incorporati all'attrezzatura, che rimuovono la polvere direttamente nel punto in cui viene prodotta. Il dispositivo di aspirazione viene montato direttamente sull'utensile e attaccato a un aspirapolvere di classe M o H con filtro ad alta efficienza HEPA (High efficiency particulate air).

Un aspirapolvere di classe H è più efficiente di uno di classe M e andrebbe preferito quando è possibile.

Aspirazione localizzata

L'aspirazione localizzata (local exhaust ventilation, LEV) è una misura di controllo meccanica che permette di captare le emissioni di contaminanti presenti nell'aria e di trasportarle in un punto di emissione sicuro, come un filtro o uno scrubber.

Sistemi ad aspirazione localizzata (LEV) come cappe, cabine o pareti aspiranti rimuovono la polvere dispersa nell'aria nella zona di lavorazione. Anche se queste misure di controllo possono ridurre i livelli di polvere di silice nell'ambiente, non sono efficaci per ridurre l'esposizione dei lavoratori come l'abbattimento ad acqua o l'aspirazione di polveri incorporata all'attrezzatura.

Quando vengono utilizzati sistemi di erogazione dell'acqua, di abbattimento ad acqua incorporato o altri sistemi di aspirazione localizzata (LEV), i datori di lavoro e i lavoratori autonomi devono garantire che tali sistemi siano progettati, installati, utilizzati e mantenuti, per quanto possibile, con lo scopo di eliminare o ridurre il rischio di esposizione alla polvere di silice cristallina.

Dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie

Se rimane il rischio di esposizione alla polvere dopo l'implementazione di misure di controllo meccaniche, il datore di lavoro deve fornire dispositivi di protezione individuale appropriati (PPE), come dispositivi di protezione delle vie respiratorie (RPE).

I dispositivi RPE devono essere conformi alla norma AS/NZS 1716 sui dispositivi di protezione delle vie respiratorie, o norme equivalenti. Si consiglia vivamente l'uso di tali dispositivi con altri materiali che contengono silice cristallina.

Bisogna verificare le informazioni del prodotto per assicurarsi che il dispositivo sia conforme alla legge AS/NZS 1716. Se non risultasse chiaro, sarà necessario contattare il fornitore o il produttore.

I dispositivi RPE devono avere come minimo un filtro di classe P2 e si consiglia di testarne la vestibilità su ogni lavoratore per garantire la corretta aderenza. I dispositivi RPE che richiedono tenuta totale al volto, come i respiratori a semimaschera, non dovrebbero essere utilizzati da chi ha barba o peluria sul viso. Se la peluria rischia di interferire con la vestibilità del dispositivo RPE, sarà necessario indossare un respiratore alimentato con maschera per la purificazione dell'aria (powered air purifying respirator, PAPR) che non richiede la tenuta ermetica, come un cappuccio o un casco a tenuta libera PAPR.

I dispositivi RPE vanno selezionati, utilizzati e mantenuti in conformità alla norma AS/NZS 1715 sulla selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie.

I datori di lavoro hanno l'obbligo di fornire ai dipendenti informazioni, istruzioni e formazione su come utilizzare, indossare e mantenere i dispositivi RPE, incluse le modalità di conservazione.

Riduzione della polvere

Riduzione della polvere durante le attività di installazione

I datori di lavoro hanno l'obbligo di vietare il taglio sul luogo di installazione per prevenire la produzione di polvere durante tali lavori, adottando misure come:

  • Richiedere ai costruttori di fornire modelli per il pre-taglio dei materiali contenenti silice presso l'officina di fabbricazione.
  • Assicurarsi che le misure di installazione siano corrette. Usare dei laser per prendere misure precise per installazioni fuori sede.
  • Richiedere ai costruttori di comunicare qualsiasi modifica dell'installazione prima che i dipendenti si rechino in loco. Per esempio, modifiche alla posizione o alle misure.
  • Quando è necessario effettuare delle modifiche, richiedere che la lastra venga portata all'officina di fabbricazione invece di lavorarla sul luogo di installazione.

Se non è possibile evitare il taglio durante l'installazione in loco, i datori di lavoro devono verificare il livello di esposizione alla polvere di silice cristallina respirabile con le misure di controllo descritte nella presente guida.

Pulizia dell'area di lavoro

L'area di lavoro deve essere pulita alla conclusione di ogni lavoro per garantire che non ci siano accumuli di polvere di silice cristallina respirabile su macchinari, attrezzatura, superfici di lavoro o pavimento. È obbligatorio indossare dispositivi di protezione per le vie respiratorie durante la pulizia e bisogna assicurarsi che i processi di riordino e pulizia non rilascino polvere nell'aria.

Si può, per esempio, utilizzare un aspirapolvere di classe M o classe H con filtro HEPA, lavare con acqua a bassa pressione, con un mocio, un tergivetri o pulire a umido le superfici. Non si deve mai usare aria compressa, scopare a secco o pulire con acqua ad alta pressione dato che si rischia di disperdere polvere nell'aria.

I sacchi per i rifiuti devono essere resistenti per evitare rotture e la fuoriuscita di polvere. Per minimizzare il rischio di strappi o rotture, i sacchi andrebbero riempiti al massimo fino a metà e l'aria in eccesso andrebbe rimossa con delicatezza, evitando così la fuoriuscita della polvere.

Decontaminazione personale

È necessario pulire i dispositivi di protezione individuale, come quelli per le vie respiratorie (RPE), i camici e gli stivali dopo ogni uso al fine di evitare l'accumulo di polvere. Si possono lavare, per esempio, con la gomma dell'acqua a bassa pressione o con degli stracci umidi. Se la polvere viene controllata adeguatamente durante i processi di lavorazione, non dovrebbe essercene traccia sugli indumenti di lavoro. Tuttavia, se ciò dovesse accadere, i capi contaminati vanno inumiditi, riposti in un sacchetto ed etichettati con la scritta 'Pericolo polvere di silice'. Gli indumenti contaminati non andrebbero portati a casa, ma puliti sul posto o consegnati a un servizio di lavanderia commerciale. Se viene utilizzato tale servizio, il datore di lavoro o il lavoratore autonomo deve contattare la ditta di lavanderia e stabilire in che modo desidera ricevere i capi.

Gestione dei rifiuti di silice cristallina

I datori di lavoro devono minimizzare i rischi associati all'esposizione da polvere di silice cristallina durante la gestione e lo smaltimento di rifiuti. Per esempio, quando viene raccolto il fango industriale (wet slurry), o quando la polvere catturata da un sistema di aspirazione è pronta per essere smaltita, questi rifiuti devono essere contenuti e manipolati in maniera da minimizzare il rilascio di polvere. I contenitori di rifiuti contaminati da polvere di silice devono essere chiaramente identificabili, per esempio con un'etichetta che indichi 'Pericolo polvere di silice'.

Fango industriale (wet slurry)

Il fango industriale (wet slurry) è lo scarto derivante da processi di produzione di polveri che prevedono l'abbattimento ad acqua. Finché è umido, il fango industriale non è pericoloso, ma se viene lasciato asciugare, una parte della polvere potrebbe venir mossa e disperdersi nell'aria. In caso di rischio di esposizione alla polvere per chi maneggia i rifiuti (per esempio dipendenti, operatori ecologici o personale dei centri di smistamento dei rifiuti), i rifiuti dovranno essere imbustati e sigillati prima dello smaltimento.

Il fango industriale deve essere trattato con misure di contenimento o di raccolta attraverso cordoli di contenimento, livellamenti, griglie, bordi rialzati e incanalature. Il fango industriale non andrebbe lasciato seccare disperdendosi così nell'aria. I sistemi di raccolta del fango industriale devono essere ispezionati regolarmente per prevenire ostruzioni e garantirne il funzionamento ottimale.

Informazioni, istruzioni e formazione

I datori di lavoro hanno l'obbligo di fornire ai dipendenti tutte le informazioni, le istruzioni, la formazione e la supervisione necessarie per svolgere le mansioni richieste in modo sicuro. Questo obbligo è valido anche nei confronti degli appaltatori indipendenti e dei loro dipendenti, che vengono assunti in relazione ad aspetti sotto il controllo del datore di lavoro.

Per esempio, i dipendenti devono ricevere adeguata formazione relativa a:

  • i pericoli e i rischi per la salute associati alla silice cristallina
  • come usare efficacemente le misure di controllo
  • l'utilizzo e la manutenzione di dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie
  • come smaltire i rifiuti
  • le misure di decontaminazione personale

I datori di lavoro devono assicurarsi che i dipendenti che hanno alte probabilità di essere esposti ai rischi di lavori HRCSW ricevano informazioni, istruzioni e formazione relative a:

  • i rischi per la salute associati all'esposizione alla polvere di silice cristallina, e
  • la necessità e l'uso appropriato di misure di controllo dei rischi e la loro implementazione

I programmi di formazione devono essere funzionali e pratici. La struttura, il contenuto e il metodo di presentazione di questi programmi devono prendere in considerazione i bisogni specifici dei dipendenti e dei lavoratori autonomi ai quali sono destinati. Per esempio, dovranno essere presentati, in alcuni casi, in lingue diverse dall'inglese.

Altri fattori da valutare includono le competenze o esperienze specifiche, le disabilità, il livello di istruzione e l'età. I programmi andranno anche revisionati regolarmente e in base alle necessità per garantire l'adeguatezza delle informazioni, delle istruzioni e della formazione offerti ai dipendenti.

Andranno presentati corsi di aggiornamento in base alle necessità del posto di lavoro. La frequenza di tali corsi va determinata in base alla complessità del lavoro, alle competenze richieste e alla frequenza con cui vengono svolte determinate mansioni o lavori.

I datori di lavoro devono supervisionare i dipendenti quando necessario per garantire che possano svolgere il proprio lavoro in sicurezza. La supervisione è particolarmente importante per i dipendenti più vulnerabili, per esempio i nuovi assunti, i lavoratori inesperti o i più giovani.

Il datore di lavoro ha l'obbligo di fornire informazioni ai candidati che presentano una domanda di lavoro per mansioni ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW) relative a:

  • i rischi per la salute associati all'esposizione alla polvere di silice cristallina
  • la necessità di adottare misure di controllo di tali rischi, e
  • dettagli sulle misure di controllo

Monitoraggio atmosferico

Il monitoraggio atmosferico, detto anche monitoraggio dell'aria, è una procedura che prevede la raccolta di campioni dell'aria attorno alla zona di respirazione di una persona per misurarne e valutarne l'esposizione a sostanze contaminanti presenti nell'aria.

Per legge, i datori di lavori hanno l'obbligo di eseguire il monitoraggio dell'aria se:

  • non sono sicuri se i dipendenti sono esposti a livelli di polvere di silice superiori agli standard di esposizione
  • non sono in grado di stabilire se i dipendenti corrono rischi senza il monitoraggio dell'aria

I datori di lavoro non sono tenuti a eseguire il monitoraggio atmosferico se hanno già l'obbligo di condurre monitoraggi biologici nell'ambito della sorveglianza sanitaria dei loro dipendenti.

I datori di lavoro devono eseguire un programma continuo di monitoraggio dell'aria per confermare il rispetto degli standard di esposizione alla silice cristallina respirabile.

Il monitoraggio dell'aria deve essere eseguito:

  • quando ci sono cambiamenti nelle prassi lavorative, nei materiali utilizzati o nell'ambiente lavorativo
  • qualora l'esito della sorveglianza sanitaria di un dipendente rilevi un peggioramento del suo stato di salute correlato all'esposizione alla silice
  • se uno dei rappresentanti per la sicurezza e la salute richiede una revisione delle misure di controllo
  • se cambiano gli standard di esposizione sul posto di lavoro, e se i risultati del precedente monitoraggio dell'aria indicano livelli superiori agli standard

Il monitoraggio dell'aria e la lettura degli esiti, inclusa la comparazione con gli standard di esposizione, devono essere eseguiti da professionisti con competenze, conoscenze ed esperienza pertinenti, come degli igienisti industriali. L'Australian Institute of Occupational Hygienists (AIOH) è l'associazione di categoria che rappresenta gli igienisti industriali. Un elenco dei fornitori di servizi con le competenze necessarie per eseguire il monitoraggio dell'aria è disponibile sul sito internet dell'AIOH.

La perizia del monitoraggio dell'aria deve essere consegnata ai dipendenti che sono stati, o che potrebbero essere stati, esposti alla silice.

Quando possibile, i risultati vanno condivisi con i medici che stanno sorvegliando la salute dei dipendenti. Per maggiori informazioni, consultare le linee guida di WorkSafe sugli standard di esposizione e il monitoraggio atmosferico.

Standard di esposizione e monitoraggio atmosferico (Pagina web in inglese)

Trova un consulente - dell'Australian Institute of Occupational Hygienists (Pagina in inglese)

Sorveglianza sanitaria

I datori di lavoro hanno l'obbligo di garantire la sorveglianza sanitaria dei dipendenti se è probabile che l'esposizione alla silice cristallina abbia effetti negativi sulla salute dei lavoratori.

La sorveglianza sanitaria deve essere eseguita con la supervisione di un medico registrato, possibilmente uno specialista in medicina del lavoro e ambientale, o uno specialista in disturbi respiratori, con competenze specifiche sulla sorveglianza sanitaria per esposizione da silice. L'elenco dei medici è disponibile sul sito internet del Royal Australasian College of Physicians.

The Royal Australasian College of Physicians (Sito web in inglese)

Quando è obbligatoria, la sorveglianza sanitaria deve essere eseguita in linea con le raccomandazioni di un medico abilitato, e potrebbe prevedere:

  • test regolari quando i dipendenti sono al lavoro
  • prima dell'inizio del contratto per dipendenti appena assunti da un nuovo datore di lavoro
  • alla fine del contratto di lavoro di un dipendente

I datori di lavoro titolari di una licenza per la pietra ingegnerizzata hanno degli obblighi specifici riguardanti la sorveglianza sanitaria dei dipendenti. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare la guida 'Lavorare con la pietra ingegnerizzata'.

Lavorare con la pietra ingegnerizzata

Esito sorveglianza sanitaria per sostanze pericolose

Controlli sanitari per silice cristallina