Lavorare con la pietra ingegnerizzata
Linee guida per lavorare con la pietra ingegnerizzata dopo il divieto del 1° luglio 2024. Questa guida è rivolta ai datori di lavoro, ai dipendenti, ai lavoratori autonomi e a tutti coloro che svolgono mansioni di gestione e controllo di un posto di lavoro. All'interno, vengono illustrate le eccezioni al divieto e viene spiegato come lavorare la pietra ingegnerizzata in sicurezza.
Messa al bando della pietra ingegnerizzata
Dal 1° luglio 2024, non sono permesse in Victoria la fabbricazione, fornitura, lavorazione o installazione di piani di lavoro, pannelli o lastre di pietra ingegnerizzata. Il divieto si applica specificamente a piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata. Non sono proibiti prodotti in pietra ingegnerizzata diversi da quelli elencati sopra. Esistono limitate eccezioni al divieto che permettono la manipolazione di piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata. Questi casi includono:
- la rimozione, riparazione o modifica di piani di lavoro e pannelli in pietra ingegnerizzata
- lo smaltimento di piani di lavoro, pannelli o lastre in pietra ingegnerizzata installate o non installate
- la ricerca e l'analisi, e
- la campionatura e identificazione della pietra ingegnerizzata
Sono necessari controlli specifici quando attività lavorative autorizzate prevedono un processo di manipolazione della pietra ingegnerizzata. Un qualsiasi processo di manipolazione della pietra ingegnerizzata va considerato come un lavoro ad alto rischio per silice cristallina e pertanto è necessario rispettare gli obblighi relativi.
Il divieto è stato introdotto a causa dell'aumento significativo dei tassi di silicosi e di altre malattie correlate alla silice tra i lavoratori australiani negli ultimi anni. Un'ampia proporzione di queste diagnosi riguarda persone che hanno lavorato con la pietra ingegnerizzata e che sono state esposte alla polvere di silice cristallina durante la manipolazione di prodotti come piani di lavoro, pannelli o lastre.
Approfondimenti sui rischi per la salute dell'esposizione alla polvere di silice cristallina:
Definizione di pietra ingegnerizzata
Dal 1° luglio 2024, con pietra ingegnerizzata viene definito un prodotto artificiale che:
- contiene come minimo l'1 percento di silice cristallina, determinato come concentrazione peso/peso (p/p); e
- è stato creato combinando materiali in pietra naturale con altri componenti chimici come acqua, resine o pigmenti; e
- viene sottoposto a un processo di indurimento
I prodotti artificiali riportati di seguito non rientrano nella definizione di pietra ingegnerizzata:
- prodotti in calcestruzzo e cemento
- mattoni, lastre da esterni e altri blocchi simili
- porcellane che non contengono resine
- pietra sinterizzata che non contiene resine
- piastrelle in ceramica per pareti e pavimenti
- tegole
- stucco, malta e intonaco
- cartongesso
Messa al bando della pietra ingegnerizzata ed esclusioni
Il divieto si applica alla pietra ingegnerizzata sotto forma di:
- piani di lavoro, come quelli installati in cucine, bagni e superfici esterne
- pannelli, come i paraschizzi da cucina o i rivestimenti da pavimento o da pareti
- lastre, che potrebbero richiedere un taglio per adattarsi a diverse configurazioni di installazione
Il divieto non si applica a prodotti in pietra ingegnerizzata diversi da piani di lavoro, pannelli o lastre, come per esempio, gioielli, decorazioni da giardino, sculture e lavelli da cucina.
La messa al bando non riguarda pietre naturali. Un piano di lavoro in granito, per esempio, non è proibito.
Chi lavora con prodotti contenenti silice, potrebbe essere esposto a processi che lo mettono in contatto con la silice cristallina. Quando si lavora con questi prodotti, si potrebbero svolgere processi di lavorazione della silice cristallina o processi di lavorazione ad alto rischio. Ciò significa che c'è l'obbligo di seguire i regolamenti e procedure di sicurezza specifici.
Maggiori informazioni sul lavoro ad alto rischio per silice cristallina:
Riparazione, rimozione, modifica e smaltimento di pietra ingegnerizzata preesistente
Attualmente, in molte abitazioni e altri ambienti in tutta Australia sono installati piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata. Dopo l'entrata in vigore del bando, potrebbero inoltre esserci scorte di pietra ingegnerizzata non installate conservate nei magazzini di attività commerciali, come fornitori e distributori. Questi prodotti già installati e le scorte in giacenza vengono talvolta definiti come pietra preesistente.
La lavorazione di piani di lavoro, lastre e pannelli in pietra ingegnerizzata preesistente è consentita esclusivamente per i seguenti scopi:
- rimozione, riparazioni o modifiche di pietra ingegnerizzata già installata
- smaltimento di pietra ingegnerizzata installata e non installata
Ciò significa che i datori di lavoro e i lavoratori autonomi sono autorizzati a svolgere o a richiedere ai propri dipendenti di svolgere mansioni quali riparazioni, modifiche, rimozione o smaltimento di prodotti in pietra ingegnerizzata preesistente.
Quando si esegue un processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata, è obbligatorio adottare precise misure di controllo dei rischi associati alla pietra ingegnerizzata ai sensi delle leggi sulla sicurezza e la salute sul posto di lavoro. Tali attività vanno inoltre considerate come lavori ad alto rischio per silice cristallina.
- Riparazioni
Con riparazioni si intendono attività quali la sistemazione di una scheggiatura o una crepa su un piano di lavoro, in un pannello o in una lastra di pietra ingegnerizzata preesistente. Sono da includersi anche la levigazione o il rifacimento della superficie per rimuovere graffi, incisioni, segni o macchie.
- Modifiche
Le modifiche di piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata preesistente possono includere alterazioni della forma originale dei prodotti. Esempi di modifiche sono:
- il taglio di un pannello o di un piano di lavoro di pietra preesistente già installato per creare una cavità dove inserire un rubinetto più grande, un piano cottura o una presa elettrica
- il taglio di un pannello o di un piano di lavoro di pietra preesistente già installato per cambiarne la configurazione, ad esempio trasformando un bancone a forma di elle in un'isola da cucina
- Rimozione
La rimozione può prevedere la disinstallazione o demolizione di un piano di lavoro, un pannello o una lastra in pietra preesistente al fine di smaltirli. Per esempio, è concesso usare un utensile elettrico per rimuovere un piano di lavoro in pietra ingegnerizzata e un paraschizzi durante i lavori di ristrutturazione di una cucina.
La pietra ingegnerizzata rimossa non può essere riutilizzata, lavorata o reinstallata.
- Smaltimento
Lo smaltimento di piani di lavoro, pannelli o lastre in pietra ingegnerizzata preesistente può avvenire sia per prodotti installati che per quelli non installati. Per esempio, un dipendente può smontare il ripiano di un bagno in pietra ingegnerizzata e trasportarlo in discarica.
Lavori autorizzati di ricerca e analisi per campionatura e identificazione
L'installazione, la fornitura e la lavorazione di piani di lavoro, pannelli e lastre in pietra ingegnerizzata sono permesse per i seguenti scopi:
- ricerca e analisi autentiche, e
- la campionatura e identificazione della pietra ingegnerizzata
Un esempio potrebbe essere quello di un ricercatore universitario che sta studiando il livello di resistenza al fuoco di vari materiali. In tal caso un'azienda è autorizzata a fornirgli un piano di lavoro in pietra ingegnerizzata per eseguire lo studio. Se l'accademico dovesse aver bisogno di manipolare il materiale ai fini della ricerca, avrà l'obbligo di adottare misure specifiche di controllo per qualsiasi processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata richiesto dallo studio.
Svolgere lavori autorizzati con la pietra ingegnerizzata in maniera sicura
Con processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata si intende un'operazione che si svolge sul posto di lavoro e produce polvere di silice cristallina, come il taglio, la smerigliatura e la lucidatura abrasiva della pietra.
Quando si eseguono processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata che rientrano nella categoria dei lavori autorizzati, è necessario:
- trattare l'attività come lavoro ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW) e:
- compilare una dichiarazione di controllo dei rischi (HRCSW)
- verificare che l'esecuzione dei lavori sia conforme alla dichiarazione di controllo dei rischi (HRCSW)
- fornire informazioni ai candidati a posizioni lavorative nella propria azienda
- fornire ai dipendenti informazioni, istruzioni e formazione specifiche
- utilizzare misure di controllo specifiche:
- queste misure di controllo vengono illustrate nel dettaglio nella sezione 'Controlli necessari durante la lavorazione della pietra ingegnerizzata'
Potrebbe essere necessario effettuare il monitoraggio atmosferico e la sorveglianza sanitaria per valutare l'esposizione alla polvere di silice cristallina.
Consultazione
Quando si lavora la pietra preesistente, i datori di lavoro devono consultarsi, se è ragionevolmente praticabile, con i loro dipendenti (e collaboratori esterni) su determinate questioni relative alla salute e alla sicurezza che li riguardano direttamente o che potrebbero riguardarli direttamente. Per esempio, durante la fase di identificazione e valutazione di eventuali rischi o quando devono prendere delle decisioni sulle misure di controllo dei rischi associati all'esposizione alla silice cristallina.
Se i dipendenti hanno un rappresentante per la sicurezza e la salute (health and safety representative, HSR), la consultazione deve coinvolgere il loro rappresentante, indipendentemente dal coinvolgimento diretto dei lavoratori.
Lavoro ad alto rischio per silice cristallina
Tutti i processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata sono da considerare lavori ad alto rischio per silice cristallina ed è quindi obbligatorio compilare una dichiarazione di controllo dei rischi (hazard control statement) per silice cristallina.
La dichiarazione di controllo dei rischi è un documento che deve essere compilato per qualsiasi lavoro ad alto rischio per silice cristallina (HRCSW) che viene eseguito sul posto di lavoro.
La dichiarazione di controllo dei rischi delinea:
- i pericoli e i rischi del lavoro
- le misure per tenere sotto controllo tali rischi
- in che modo verranno implementate tali misure
Tutte le dichiarazioni di controllo dei rischi devono essere presentate e formulate in maniera che risultino facilmente accessibili e comprensibili per chi le deve usare.
I datori di lavoro o lavoratori autonomi non possono eseguire nessun lavoro ad alto rischio (HRCSW), se non:
- è stata compilata la dichiarazione di controllo dei rischi per silice cristallina prima dell'inizio dei lavori, e
- il lavoro viene eseguito in conformità con tale dichiarazione
Se l'attività non viene svolta secondo quanto delineato dalla dichiarazione di controllo dei rischi, il datore di lavoro o il lavoratore autonomo deve interromperla immediatamente o non appena sia possibile farlo in condizioni di sicurezza. Il lavoro non può ricominciare fino a che la dichiarazione di controllo dei rischi non viene rispettata o riesaminata e, se necessario, aggiornata in linea con le leggi sulla sicurezza e la salute sul posto di lavoro (OHS).
I datori di lavoro hanno l'obbligo di riesaminare e aggiornare la dichiarazione di controllo dei rischi:
- ogni volta che il lavoro ad alto rischio cambia
- ogni volta che ci si rende conto che le misure di controllo dei rischi non sono adeguate
- dopo ogni incidente che avviene durante l'esecuzione di un lavoro ad alto rischio
Si prega di prendere visione delle informazioni riportate di seguito sugli obblighi relativi alla creazione di una dichiarazione di controllo dei rischi e alla sua esecuzione.
Controlli necessari durante la lavorazione della pietra ingegnerizzata
I datori di lavoro o lavoratori autonomi non possono eseguire, dare istruzioni o permettere a un dipendente di eseguire processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata a meno che non siano in essere misure specifiche di controllo dei rischi associati. Queste misure sono descritte nelle sezioni riportate di seguito.
- Utilizzo di utensili elettrici
In Victoria, il taglio a secco non controllato della pietra ingegnerizzata preesistente è vietato.
Qualora venissero impiegati utensili elettrici o altri tipi di macchinari meccanici per eseguire un processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata, il datore di lavoro o il lavoratore autonomo deve garantire che l'utilizzo di tali attrezzature avvenga congiuntamente con:
- un sistema integrato di erogazione dell'acqua che rispetti i requisiti di questa guida, oppure
- un sistema di aspirazione delle polveri incorporato all'attrezzatura che rispetti i requisiti descritti in questa guida, oppure
- l'adozione di altri sistemi di aspirazione localizzata (LEV), se le misure elencate in precedenza non sono ragionevolmente praticabili
- Sistemi integrati di erogazione dell'acqua
Il sistema integrato di erogazione dell'acqua, conosciuto anche come sistema incorporato di abbattimento ad acqua, è uno dei modi più efficaci di ridurre l'esposizione alla polvere di silice cristallina.
Con questo sistema, l'acqua viene usata nel punto dove si produce la polvere che viene bagnata o abbattuta prima del rilascio nell'aria.
Un sistema integrato di erogazione dell'acqua deve:
- generare un flusso costante d'acqua che arrivi fino al punto di contatto con la pietra mentre l'attrezzatura elettrica o meccanica è in funzione, e
- se il sistema utilizza acqua riciclata o di ritorno, deve avere un sistema adeguato di trattamento dell'acqua
Sistema adeguato di abbattimento ad acqua: smerigliatrice usata per tagliare una lastra. Aspirazione delle polveri incorporata all'attrezzatura
Sistema di abbattimento ad acqua adeguato: lucidatrice per rifiniture del piano di lavoro
Sistema inadeguato di abbattimento ad acqua: tubo di gomma diretto alla postazione di lavoro
Sistema inadeguato di abbattimento ad acqua: uso di bottigliette spray
- Aspirazione delle polveri incorporata all'attrezzatura
Il sistema di aspirazione delle polveri incorporato all'attrezzatura rimuove le particelle direttamente dalla fonte dove viene prodotta la polvere. Viene montato direttamente sull'attrezzo, con l'aspirazione collegata a un aspirapolvere classe H con filtro ad alta efficienza HEPA (High efficiency particulate air).
Il sistema di aspirazione delle polveri incorporato all'attrezzatura deve:
- essere disponibile in commercio e
- essere collegato a un aspiratore di classe H (Dust Class H) o a un altro sistema che cattura le polveri prodotte dall'utensile elettrico
Per aspirapolvere di classe H (Dust Class H vacuum) si intende un aspirapolvere conforme ai requisiti di classe H contenuti nella norma AZ/NZS 60335.2.69:2017 relativa a elettrodomestici e apparecchi domestici simili - Sicurezza - Parte 2.69: Requisiti particolari per aspirapolvere a umido e a secco, incluse spazzole elettriche, per uso commerciale o equivalente.
Nell'immagine: smerigliatrice con sistema di aspirazione integrato
- Aspirazione localizzata
L'aspirazione localizzata (local exhaust ventilation, LEV) è una misura di controllo tecnico che permette di captare le emissioni di contaminanti presenti nell'aria e le trasporta in un punto di emissione sicuro, come un filtro o uno scrubber. L'aspirazione incorporata all'attrezzatura è una tipologia di LEV.
Anche se questa misura di controllo può ridurre i livelli di polvere di silice nell'ambiente, non è così efficace come l'abbattimento ad acqua o l'aspirazione di polveri incorporata all'attrezzatura per ridurre l'esposizione dei lavoratori. Per questo è un'opzione che non viene in genere consigliata.
Quando si eseguono processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata preesistente e non è ragionevolmente possibile utilizzare un sistema di erogazione d'acqua integrato, o non è disponibile a livello commerciale un sistema di abbattimento delle polveri integrato, si dovrebbero utilizzare altre tipologie di aspirazione localizzata (LEV), come un sistema portatile.
Gli impianti di aspirazione localizzata (LEV) che non sono integrati all'attrezzatura, necessitano di progettazione, installazione e manutenzione adeguate a garantire la raccolta della polvere nel punto più vicino possibile alla fonte, eliminando o riducendo, per quanto sia ragionevolmente possibile, il rischio di esposizione alla polvere di silice cristallina.
- Informazioni, istruzioni, formazione e supervisione
I datori di lavoro hanno l'obbligo di fornire ai dipendenti tutte le informazioni, le istruzioni, la formazione e la supervisione necessarie a consentire loro di svolgere le mansioni richieste in modo sicuro e senza rischi per la salute. Questo obbligo è valido anche nei confronti degli appaltatori indipendenti (e comprende i loro dipendenti) che vengono assunti dal datore di lavoro in relazione ad aspetti sotto il controllo del datore di lavoro.
Devono inoltre assicurarsi che tutti i dipendenti che potrebbero essere esposti a rischi associabili al lavoro ad alto rischio per silice cristallina abbiano ricevuto informazioni, istruzioni e formazione riguardanti:
- i rischi per la salute associati all'esposizione alla polvere di silice cristallina
- la necessità di misure di controllo del rischio e l'utilizzo che ne vuole fare il proponente
- le modalità di implementazione delle misure di controllo dei rischi
I datori di lavoro devono assicurarsi che i dipendenti che usano utensili elettrici o altri macchinari meccanici per svolgere processi autorizzati di lavorazione della pietra ingegnerizzata abbiano ricevuto informazioni, istruzioni e formazione riguardanti:
- l'uso degli utensili elettrici o dei macchinari meccanici specifici che hanno in dotazione un sistema integrato di erogazione dell'acqua, un sistema di aspirazione delle polveri incorporato o un sistema di aspirazione localizzata
- l'uso, l'installazione, la manutenzione e la conservazione di dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie
Il datore di lavoro ha l'obbligo di fornire informazioni ai candidati che presentano una domanda di lavoro per mansioni ad alto rischio per silice cristallina relative a:
- i rischi per la salute associati all'esposizione alla polvere di silice cristallina
- la necessità e i dettagli delle misure per controllare tali rischi
I programmi di formazione devono essere funzionali e pratici. La struttura, il contenuto e il metodo di presentazione dei programmi devono prendere in considerazione i bisogni specifici dei dipendenti e dei lavoratori autonomi che devono ricevere la formazione. Per esempio, le informazioni, le istruzioni e la formazione dovranno essere presentate, in alcuni casi, in lingue diverse dall'inglese.
Altri fattori da prendere in considerazione su come presentare la formazione includono le competenze o esperienze specifiche, le disabilità, il livello di istruzione e l'età dei dipendenti o dei lavoratori autonomi. I programmi andranno anche revisionati regolarmente e in base alle necessità per garantire l'adeguatezza delle informazioni, delle istruzioni e della formazione offerti ai dipendenti.
Andranno presentati corsi di aggiornamento in base alle necessità del posto di lavoro. La frequenza di tali corsi andrà determinata in base alla complessità del lavoro, alle competenze richieste e alla frequenza con cui vengono svolte determinate mansioni o lavori.
I datori di lavoro devono supervisionare i dipendenti quando è necessario per permettere ai lavoratori di svolgere il proprio lavoro in modo sicuro. La supervisione è particolarmente importante per i dipendenti più vulnerabili, per esempio i nuovi assunti o lavoratori inesperti o i più giovani.
Nell'immagine: Segnaletica di sicurezza in un'area di lavoro dove si eseguono processi autorizzati di lavorazione della pietra ingegnerizzata.
- Dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie
I datori di lavoro devono fornire ai dipendenti che svolgono processi di lavorazione della pietra ingegnerizzata dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (respiratory protective equipment, RPE) che:
- sono progettati per proteggere chi li indossa dall'inalazione di contaminanti presenti nell'aria
- sono conformi alla norma AS/NZS 1716 sui dispositivi di protezione delle vie respiratorie, o norme equivalenti
Il datore di lavoro deve anche verificare che i dipendenti indossino tali dispositivi. È importante controllare le informazioni sul prodotto per assicurarsi che i dispositivi di protezione siano conformi alla norma AS/NZS 1716, o a leggi equivalenti. Se non risultasse chiaro dalle informazioni disponibili, sarà necessario contattare il fornitore o il produttore.
I dispositivi RPE devono avere come requisito minimo un filtro di classe P2 e la vestibilità deve essere testata su ogni persona per garantirne la corretta aderenza. I dispositivi RPE che richiedono tenuta totale al volto, come i respiratori a semimaschera, non dovrebbero essere utilizzati da chi ha la barba o peluria sul viso. Se la peluria rischia di interferire con la vestibilità del dispositivo RPE, sarà necessario indossare un respiratore alimentato con maschera per la purificazione dell'aria (powered air purifying respirator, PAPR) che non richiede la tenuta ermetica, come un casco a tenuta libera PAPR.
I dispositivi RPE vanno selezionati, utilizzati e mantenuti in conformità alla norma AS/NZS 1715 sulla selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie, o leggi equivalenti.
I datori di lavoro hanno l'obbligo di fornire ai dipendenti informazioni, istruzioni e formazione su come utilizzare, indossare e mantenere i dispositivi RPE, incluse le modalità di conservazione.
Per i dispositivi RPE che richiedono la tenuta al volto, come un respiratore alimentato con semimaschera per la purificazione dell'aria, il fit test è una verifica rapida che garantisce che il dispositivo sia posizionato correttamente sul volto.
I dipendenti sono tenuti ad eseguire il fit test ogni volta che indossano il respiratore seguendo le istruzioni del produttore.
Dispositivi RPE consigliati per lavorare con la pietra ingegnerizzata
Casco PAPR a tenuta libera
Livello avanzato di protezione:
- la pressione positiva dell'aria riduce l'affaticamento
- è indossabile se è presente peluria sul viso
- non richiede un fit test
Cappuccio PAPR a tenuta libera
Livello avanzato di protezione:
- la pressione positiva dell'aria riduce l'affaticamento
- è indossabile se è presente peluria sul viso
- non richiede un fit test
Semimaschera PARP
Livello intermedio di protezione:
- più comoda da indossare per periodi prolungati
- la pressione positiva dell'aria riduce l'affaticamento
- non si può indossare se è presente peluria sul viso
- è necessario il fit test
- deve essere testata da ogni persona che la indossa
Respiratore a pressione negativa a semimaschera
Livello minimo di protezione:
- non compromette vista o mobilità
- non si può indossare se è presente peluria sul viso
- è necessario il fit test
- deve essere testata ogni volta che si indossa
Nota: Quando si lavora la pietra ingegnerizzata, i filtri in dotazione nei respiratori devono essere per particolato. Durante processi di incollaggio, potrebbe essere necessario utilizzare anche filtri per vapori organici.
- Divieto di pulizia con aria compressa e gas
È vietato usare aria compressa o altri gas compressi per la pulizia, a meno che l'uso di tale aria o gas non risulti in una concentrazione di silice cristallina respirabile che ecceda i limiti di esposizione alla silice cristallina. Il divieto vale per la pulizia:
- dell'area di lavoro dove è stato eseguito un processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata
- degli indumenti indossati dal lavoratore nell'area dove è stato eseguito un processo di lavorazione della pietra ingegnerizzata
Si sconsiglia di utilizzare l'aria compressa in qualsiasi situazione in cui possa essere stata prodotta della polvere di silice cristallina respirabile.
Ridurre la polvere
- Pulizia dell'area di lavoro
Quando si eseguono lavori autorizzati con la pietra ingegnerizzata, è necessario pulire l'area di lavoro al termine di ogni attività per garantire che non ci siano accumuli di polvere di silice cristallina respirabile sull'attrezzatura, per esempio su utensili elettrici, superfici di lavoro o pavimenti. Durante la pulizia, vanno indossati dispositivi RPE.
Bisogna assicurarsi che le operazioni di pulizia e di riordino non producano polvere nell'aria. Si può, per esempio, utilizzare un aspirapolvere di classe H con filtro HEPA, lavare con acqua a bassa pressione, con un mocio, un tergivetro o pulire a umido le superfici. Non è mai consigliabile pulire con aria compressa, lavare a secco o con acqua ad alta pressione in quanto si rischierebbe di produrre polvere nell'aria.
I sacchi destinati allo smaltimento dei rifiuti devono essere abbastanza resistenti da evitare rotture e la fuoriuscita della polvere. Per minimizzare il rischio di strappi o rotture, i sacchi andrebbero riempiti al massimo fino a metà e l'aria in eccesso andrebbe rimossa con delicatezza, evitando così la fuoriuscita della polvere.
- Decontaminazione individuale
Quando si eseguono lavori autorizzati con la pietra ingegnerizzata, è necessario pulire i dispositivi di protezione individuale (come respiratori, camici e stivali), dopo ogni uso al fine di evitare l'accumulo di polvere. Si possono lavare, per esempio, con la gomma dell'acqua a bassa pressione o degli stracci umidi.
Se la polvere viene controllata in modo adeguato durante i processi di lavorazione, non dovrebbe essercene traccia sugli indumenti di lavoro. Tuttavia, se ciò dovesse accadere, i capi contaminati vanno inumiditi, riposti in un sacchetto ed etichettati con la scritta 'Pericolo polvere di silice'.
Gli indumenti contaminati non andrebbero portati a casa, ma consegnati a un servizio di lavanderia commerciale. Se viene utilizzato tale servizio, il datore di lavoro o il lavoratore autonomo deve informare la ditta di lavanderia che gli indumenti sono contaminati con la silice e confermare qual è il metodo migliore di consegna dei capi.
- Gestione dei rifiuti di silice cristallina
I datori di lavoro devono minimizzare i rischi associati all'esposizione da polvere di silice cristallina durante la gestione e lo smaltimento di rifiuti in pietra ingegnerizzata preesistente. Per esempio, quando il fango industriale viene raccolto, o quando la polvere catturata da un sistema di aspirazione è pronta, questi rifiuti devono essere contenuti e smaltiti in maniera da minimizzare il rilascio di polvere. I contenitori di rifiuti contaminati da polvere di silice devono essere chiaramente identificabili, per esempio con un'etichetta che indichi 'Pericolo polvere di silice'.
- Fango industriale
Il fango industriale (wet slurry) è composto da reflui semiliquidi derivanti dalla polvere prodotta durante processi che includono l'abbattimento ad acqua. Finché è umido, il fango industriale non è pericoloso, ma se viene lasciato ad asciugare, una parte della polvere potrebbe venir mossa e disperdersi nell'aria. In caso di rischio di esposizione alla polvere per chi maneggia i rifiuti (tra cui dipendenti, operatori ecologici o personale dei centri di smistamento dei rifiuti), i rifiuti dovranno essere imbustati e sigillati prima dello smaltimento.
Quando si svolgono attività autorizzate che prevedono la lavorazione della pietra ingegnerizzata, il fango industriale deve essere trattato con misure di contenimento, come l'uso di teli protettivi di plastica per prevenire la contaminazione dell'area di lavoro, e la raccolta del fango industriale mediante un aspirapolvere di classe H con filtro HEPA, o la pulizia a umido delle superfici, con un mocio o un tergivetri.
Monitoraggio atmosferico
Il monitoraggio atmosferico, detto anche monitoraggio dell'aria, è una procedura in cui si prelevano campioni dell'aria attorno alla zona di respirazione di una persona per misurarne e valutarne l'esposizione a sostanze contaminanti presenti nell'aria.
I datori di lavoro dovrebbero effettuare programmi di monitoraggio dell'aria su base continua per verificare che non vengano superati i livelli standard di esposizione alla silice cristallina respirabile.
Il monitoraggio dell'aria deve essere eseguito:
- quando ci sono cambiamenti nelle prassi lavorative, nei materiali utilizzati o nell'ambiente lavorativo
- qualora l'esito della sorveglianza sanitaria di un dipendente abbia rilevato un peggioramento del suo stato di salute correlato all'esposizione alla silice
- se uno dei rappresentanti per la sicurezza e la salute richiede una revisione delle misure di controllo
- se cambiano gli standard di esposizione del posto di lavoro, e se i risultati del precedente monitoraggio dell'aria indicano livelli superiori agli standard
Per legge, i datori di lavoro hanno l'obbligo di monitorare la qualità dell'aria sul posto di lavoro se:
- non sono sicuri se i dipendenti sono esposti a livelli di polvere di silice superiori agli standard di esposizione
- non riescono a determinare se i dipendenti corrono rischi senza il monitoraggio dell'aria
I datori di lavoro non sono tenuti a eseguire il monitoraggio atmosferico se hanno già l'obbligo di condurre monitoraggi biologici nell'ambito della sorveglianza sanitaria dei loro dipendenti.
Il monitoraggio dell'aria e la lettura degli esiti, inclusa la comparazione con gli standard di esposizione, devono essere eseguiti da professionisti con competenze, conoscenze ed esperienza pertinenti, come degli igienisti industriali. L'Australian Institute of Occupational Hygienists (AIOH) è l'associazione di categoria che rappresenta gli igienisti industriali. Un elenco dei fornitori di servizi con le competenze necessarie per eseguire il monitoraggio dell'aria è disponibile sul sito internet dell'AIOH.
La perizia del monitoraggio dell'aria deve essere consegnata ai dipendenti che sono stati, o che potrebbero essere stati, esposti alla silice.
Nell'immagine: strumentazione individuale per il monitoraggio atmosferico.
Sorveglianza sanitaria
I datori di lavoro devono garantire la sorveglianza sanitaria se l'esposizione alla silice cristallina può avere effetti negativi sulla salute dei dipendenti.
L'obiettivo della sorveglianza sanitaria è il monitoraggio della salute del dipendente per identificare cambiamenti causati dall'esposizione a sostanze pericolose sul posto di lavoro.
Quando non è possibile determinare con sicurezza gli effetti negativi sulla salute del lavoratore dell'esposizione alla silice cristallina, è necessario eseguire il monitoraggio atmosferico per determinare il livello di esposizione a sostanze contaminanti presenti nell'aria e confrontare i risultati con gli standard di esposizione alla silice cristallina respirabile.
Se la sorveglianza sanitaria è obbligatoria, va eseguita quando il dipendente:
- viene assunto da un nuovo datore di lavoro, prima dell'inizio dello svolgimento delle attività richieste
- sta svolgendo le proprie mansioni regolarmente
- chiude il rapporto lavorativo con il proprio datore di lavoro
Chi era in possesso della licenza per lavorare la pietra ingegnerizzata deve garantire che la supervisione della sorveglianza sanitaria sia fatta da specialisti se il dipendente:
- deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria ai sensi della norma 169, ed
- era stato assunto prima del primo luglio 2024, ed
- era precedentemente tenuto a sottoporsi a sorveglianza sanitaria con la supervisione di un medico specialista in medicina del lavoro e ambientale, o un medico specialista in disturbi respiratori e del sonno
L'elenco dei medici è disponibile sul sito internet del Royal Australiasian College of Physicians all'indirizzo racp.edu.au. I datori di lavoro dovrebbero verificare personalmente che il medico specialista in medicina del lavoro e ambientale, o il medico specialista in disturbi respiratori e del sonno abbia esperienza della silicosi e di altre malattie causate dalla polvere di silice.
Chi era in possesso di una licenza per la lavorazione della pietra ingegnerizzata è tenuto a inoltrare una copia degli esiti della sorveglianza sanitaria a WorkSafe entro 30 giorni dalla ricezione.
I datori di lavoro sono obbligati a inoltrare gli esiti della sorveglianza sanitaria a WorkSafe anche in altre circostanze.
Informazioni aggiuntive sugli obblighi della sorveglianza sanitaria.
- Esito sorveglianza sanitaria per sostanze pericolose (Pagina web in inglese)
- Controlli sanitari per silice cristallina
Per accedere a supporto nella propria lingua, contattare il Servizio nazionale di traduzione e interpretariato (TIS) al numero 131 450.
Maggiori informazioni
- Lavorare con la pietra ricostruita
- Edilizia: Prevenire l'esposizione alla polvere di silice cristallina (Pagina web in inglese)
- Compilare una dichiarazione di controllo dei rischi da silice cristallina per lavori ad alto rischio di silice cristallina (Pagina web in inglese)
- Controlli sanitari per silice cristallina